Antico castello medievale trasformato in villa, luogo dannunziano per eccellenza, circondato da un bellissimo parco con giardino di rappresentanza, giardino segreto, brolo, carpini centenari, peschiera e ghiacciaia. Le splendide rose inglesi ne rappresentano il punto di forza.
Il palazzo sorge sui resti dell’antico castello di origini medioevali come testimonia ancor oggi la torre costruita dai Da Carrara, signori di Padova, nella prima metà del Trecento.
La villa passò in possesso dei conti Zaborra nel 1680 e in una sala si può oggi ammirare l’albero genealogico e la mappa del territorio risalente al 1626. L’architetto Alberto Avesani, marito della contessa Zaborra, alla fine degli anni Settanta del secolo scorso ha ristrutturato la villa e ha restaurato il giardino che la circonda. Nel 1980 una parte della villa è stata adibita a Museo di storia aeronautica e spaziale, con interessanti modelli di aerei, dirigibili, mongolfiere in ricordo del volo su Vienna compiuto da Gabriele D’Annunzio che scelse di partire proprio da San Pelagio.
Il giardino si articola per “stanze” separate da siepi o vecchi muri: da un primo cortile segnato da una vasca d’acqua si passa al “giardino segreto”, luogo raccolto all’ombra di antichi alberi con una vasca d’acqua e una panca in pietra che induce alla sosta. Di qui si passa alla solarità del “brolo”, alla montagnola con la ghiacciaia, alla peschiera, ai labirinti. In questi spazi si alternano con grande armonia alberi, cespugli fioriti, erbacee perenni.
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