La villa unisce il fascino dell’architettura palladiana alla notevole valenza paesaggistica del parco ottocentesco di gusto romantico, esaltata dalla rilevante posizione panoramica sulla vallata del fiume Astico.

Il complesso sorge su un pianoro del colle che sovrasta l’abitato di Lonedo. L’ingresso alla villa è situato di fronte alla preesistente chiesetta di San Gerolamo risalente al 1496 che venne eretta lungo un’antica via dei pascoli. La villa, costituita da un corpo centrale e da due “barchesse” porticate, in passato attribuita a Palladio ma più probabilmente eseguita nello stile del grande architetto, fu completata nel 1587 per la famiglia Piovene. Alla prima metà del Settecento risale l’intervento di Francesco Muttoni che realizzerà le “barchesse”, la scala a tenaglia che conduce al piano nobile della villa, il meraviglioso cancello d’ingresso con elaborati ricami in ferro battuto e la monumentale scalinata, in asse con la villa, scandita ai lati da numerose statue della bottega di Orazio Marinali. La salita alla villa divide simmetricamente il giardino formale sistemato a terrazze, con un primo ripiano a prato, un secondo con parterre in bosso, tracce di vecchie serre, palme e cespugli, e un terzo caratterizzato da due fontane quadrilobate. Il grande parco all’inglese, disegnato da Antonio Piovene nei primi decenni del secolo XIX, si sviluppa al di là della stradella percorrendo un viale di tigli maestosi e giungendo al giardino ottocentesco fra radure erbose ed alberi secolari, tra cui ippocastani, faggi e grandi cedri del Libano. Il pendìo roccioso rivela anfratti e grotte di natura carsica fra cui un piccolo ambiente dedicato alla memoria e ai ricordi di famiglia.

In evidenza

Scopri di più

Paesaggi e giardini

Le oltre 4000 ville venete, costruite nell’arco di quattro secoli, hanno dato forma a un paesaggio in cui dimensione estetica e governo del territorio raggiungono una compiuta armonia.