Su un ettaro di terreno fra le rocce d’arenaria dell’antico vulcano del Monte Nero, in uno scenario naturalistico di grande fascino, trova dimora una straordinaria varietà di succulente e cactacee che fanno del Giardino Esotico Pallanca una delle maggiori attrazioni della città-giardino di Bordighera. 

Il giardino fu realizzato nei primi decenni del Novecento da Bartolomeo Pallanca con oltre 3.200 specie di piante esotiche. Aveva lavorato, assieme al padre Giacomo, a fianco del paesaggista tedesco Ludwig Winter, autore di molti giardini botanici della Riviera di Ponente e della Costa Azzurra. Appassionatosi alla coltura delle piante tropicali, decise nel 1910 di fondare lo Stabilimento Orticolo Floreale finalizzato al commercio di piante ornamentali e fiori recisi. Dopo la Prima Guerra Mondiale lavorò intensamente per la riorganizzazione dell’impresa, affiancando alle colture tradizionali quella delle cactacee e delle succulente. Si dedicò così alla raccolta degli esemplari più rari acclimatandoli nella mite insenatura del Monte Nero. Le successive generazioni orienteranno l’impresa unicamente verso il settore delle cactacee ottenendo trentadue primi premi e trentasei medaglie d’oro nelle più importanti Esposizioni europee. Nel 1989 il giardino – frutto del lavoro di raccolta, acclimatazione e nomenclatura svolto da quattro generazioni della famiglia – è stato ordinato tassonomicamente e aperto al pubblico. Si sviluppa lungo il declivio con le caratteristiche terrazze contenute dai muri a secco e le scalette scolpite nell’arenaria ocra che conferiscono alla collezione l’aspetto di un giardino roccioso, dove zone di luce si alternano a zone d’ombra, con spazi per la meditazione e un imperdibile panorama sul mare e sulla baia.