Il museo, fondato dal naturalista Clarence Bicknell nel 1888 e sede di una delle più pregevoli collezioni librarie della Liguria, è immerso in un giardino rigoglioso, una tranquilla oasi di raccoglimento e di studio nel centro di Bordighera, con piante esotiche ed esemplari ultracentenari.

Nel 1878 Clarence Bicknell, appassionato di botanica, si trasferì a Bordighera dedicandosi allo studio dell’ambiente della Liguria occidentale e del suo entroterra. Nel 1888, per rendere disponibili le collezioni e gli importanti materiali da lui raccolti durante una decennale ricerca, decise di costruire un museo a Bordighera affidando il progetto agli architetti Clarence Tait e Giovenale Gastaldi. Nel 1913 diviene anche sede di una biblioteca che raccoglie testi e ricerche archeologiche, storiche e culturali incentrate sulla Liguria, promossa dopo la morte di Bicknell dal vice-console britannico Edward Berry e da sua moglie Margaret Serocold, e, in seguito, gestita dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri. La sede della filantropica istituzione è circondata da un prezioso giardino, in cui, attraverso un breve percorso botanico supportato da specifica cartellinatura e “totem” illustrativi, viene data la possibilità di conoscere alcune piante esotiche acclimatate in Riviera, tra cui il Ficus magnolioides, la melaleuca, l’Apollonias barbujana (o “ebano delle Canarie”), le palme africane e le jacarande sudamericane. Un esuberante glicine è avvinghiato alla facciata dell’edificio. Nel giardino, in cui è stato sistemato un tratto di basolato del decumano della città di Albintimilium (Ventimiglia), trova posto un piccolo monumento in onore del fondatore.

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