Un piccolo giardino segreto, ordinato secondo i modelli formali “all’italiana”, incornicia con le sue linee ricercate il prospetto meridionale della villa; il candore delle facciate e degli elementi lapidei di corredo spicca nella verde campagna friulana e invita a un viaggio in un passato armonioso e gentile.

La tenuta dei nobili de Claricini, oggi gestita dall’omonima Fondazione, è situata nel piccolo borgo rurale di Bottenicco: nel cuore del paese, protetta da alto muro, è la villa padronale, tipologia che tanta diffusione ha trovato nel Friuli in età moderna. Rievoca la lunga stagione di conduzione patrizia il ricercato disegno formale del giardino rivolto a meridione, riproposto secondo gli antichi modelli a partire dalla fine del primo decennio del Novecento dal conte Nicolò, erudito e appassionato d’arte, che ereditò l’azienda e restaurò dimora e comprensorio verde.
Fu lui stesso, di concerto con l’ing. Ernesto de Paciani, a predisporre il disegno di questa parte della proprietà e a scegliere l’arredo scultoreo d’ornamento in una operazione che proseguì in autonomia dopo la prima Guerra Mondiale, concludendosi alla fine degli anni Trenta, sempre in ossequio alla grande tradizione dei modelli “all’italiana”, in auge in quel periodo. Dai piani superiori della dimora si possono tuttora ammirare gli arabeschi lineari composti dal bosso e le piante topiate prospicienti la facciata, alternate al corredo scultoreo di pilastri, statue e fontane entro il recinto della balaustrata in cemento artificiale, nonché i vasi in terracotta; oltre la balaustrata, il parco all’inglese, risalente al medesimo periodo, si sviluppa con macchie arboree d’alto fusto, tra cui un imponente faggio rosso.

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