Il celebre labirinto settecentesco, le serre, la collezione di agrumi che un tempo “trasmigrava” via nave fino ai Giardini Reali di Venezia: riflessa nell’immensa peschiera, la villa, proprietà dello Stato italiano dal 1866, nel 2008 è stata insignita del premio “Il parco più bello d’Italia”.

Il complesso fu disegnato dal conte Girolamo Frigimelica Roberti tra il 1721 e il 1735. La villa è invece dell’architetto Francesco Maria Preti. Nel 1807 la famiglia lo vendette a Napoleone, che lo donò a Eugenio di Beauharnais, viceré d’Italia, che vi soggiornò per periodi anche lunghi con Amalia di Baviera. Tra il 1812 e il 1815 il giardino subì una prima riforma della componente vegetale e scultorea confermando però il disegno generale dei Pisani. I napoleonici ampliarono il labirinto e corredarono di tigli e platani i vialoni del grande parco e realizzarono la vaseria degli agrumi e il boschetto all’inglese a nord-ovest. Passato alla Casa d’Austria dopo il 1815, il complesso fu sottoposto a cure assidue e ne venne fortemente arricchita la componente botanica. Con il passaggio allo Stato italiano, nel 1884 fu trasformato in museo. La dimora, magnificata dagli affreschi di Giambattista Tiepolo, di Giambattista Crosato, di Guarana e dai decori neoclassici di Borsato e Bevilacqua ha ospitato l’intero gotha dell’aristocrazia europea oltre a illustri personaggi, tra cui Wagner e D’Annunzio. Il parco occupa un’ansa del naviglio del Brenta, si ispira alle grandi realizzazioni francesi conosciute da Alvise Pisani che, tra il 1699 e il 1703, era stato ambasciatore della Serenissima alla corte del Re Sole. Una grande peschiera novecentesca occupa il grande parterre. Il vero centro della composizione è l’esedra-belvedere dalla quale si diramano sei prospettive. Una di esse conduce al celebre labirinto di bossi con la torre circolare al centro e, a nord, all’elegante caffehaus settecentesco posto su una collinetta artificiale con ghiacciaia circondata da un anello d’acqua. Tra il 1995 e il 2005 il giardino è stato oggetto di un consistente restauro che ha ripristinato le collezioni di agrumi e di piante in vaso e il sistema delle visuali interne.

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