Un giardino nel quale è possibile rivivere l’atmosfera giocosa dei giardini settecenteschi. Gli scherzi d’acqua, ancora in funzione, inzupparono ospiti illustri: da Stendhal a Rossini, da Casanova a Napoleone.

Il giardino settecentesco, dominato dall’alto corpo della villa sovrastata da un’altana, presenta tre terrazzamenti. Il primo livello, a cui si discende attraverso una scala a due rampe, è a pianta quadrata, con una fontana al centro; è diviso in quattro ampi scomparti oggi segnati al centro da palme. Ai muri laterali sono addossate spalliere di agrumi, mentre ai lati della scala sono le aperture che danno accesso al sistema di grotte arricchite da fontane e giochi di automi.
La grotta centrale è dedicata a Nettuno e ospita una scena ruotante, mossa dalla pressione idraulica, mentre nella grotta di destra è stato ripristinato l’automa raffigurante Lucifero. Questo livello del giardino conserva anche altri giochi d’acqua: sequenze di zampilli sono celati a terra lungo i percorsi fra le aiuole.
Dal primo ampio terrazzamento si scende a un secondo livello, in passato usato come giardino di fiori, con al centro la fontana delle Sirene. Da qui, una duplice rampa di scale a tenaglia conduce al terzo livello, costituito da un terrazzo ad emiciclo, aperto sul fondovalle e perimetrato da un’esedra di cipressi.
Da quest’ultimo terrazzamento si stacca un viale ornato di statue e cipressi, concluso, nel punto in cui raggiunge il piano di fondovalle, da un accesso segnalato da due torrette. Un secondo viale, cinto da magnifiche alberature di tasso tenute in forma conica, porta al teatrino di verzura, con gradinate in terra e quinte di cipresso.

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