Lo straordinario giardino, ideato nella seconda metà del Settecento dall’architetto veronese Luigi Trezza, è uno degli ultimi esempi di giardino “all’italiana” realizzato nel Veneto, famoso soprattutto per il suo teatro di verzura.
I conti Rizzardi possedevano la residenza di Pojega già nel 1677, ma la villa attuale venne costruita al posto del preesistente edificio tra il 1868 e il 1870. L’importanza del complesso è dovuta allo straordinario giardino ideato tra il 1783 e il 1796 da Luigi Trezza, di ispirazione formale e ricco di effetti scenografici, scorci improvvisi e incantevoli punti panoramici aperti sul meraviglioso paesaggio di vigneti terrazzati.
Il giardino “all’italiana” è articolato in tre parterres limitrofi all’edificio, organizzati con aiuole simmetriche bordate da siepi. Un primo settore, di forma trapezoidale, costituisce il “giardino segreto”, collegato alla villa mediante un ponticello ed è chiuso al vertice opposto da un imponente ninfeo rustico con al centro la statua di una divinità fluviale. Dal secondo settore, che gravita attorno a una vasca ovale ed è delimitato dagli edifici delle limonaie, si accede al parterre sottostante, con due fontane circolari, da cui prende avvio una carpinata potata in forma di galleria ombrosa. Un secondo viale di cipressi conduce al “teatro di verzura”, mirabile esempio di architettura vegetale e, allo stesso tempo, privilegiato belvedere aperto sulla piana coltivata a vigneto. Dalla parte più alta del teatro si allunga un altro viale di cipressi che porta a un piccolo, particolare edificio a terrazza esagonale chiuso da una siepe di carpino che orienta la vista verso il paesaggio sottostante. Sempre in pendìo si sviluppa il bosco, parte integrante della visita al parco, attraversato da un percorso disseminato di statue raffiguranti divinità e animali, che conduce a un padiglione circolare decorato con concrezioni rocciose e ciottoli, nicchie con statue: un rifugio nel bosco per spiriti eletti.