“Un giardino nato come per incanto”: con queste parole lo storico dell’arte Cesare Brandi definì questo giardino mediterraneo, unico e particolare, realizzato nel sito del prosciugato lago del Biviere.

“Biviere” (dall’arabo “veverè”, abbeveratoio di greggi e vivaio di pesci) è il nome del lago e della contrada legata al mito di Ercole, che qui avrebbe portato in dono a Cerere la pelle del leone Nemeo che gettò in terra dando vita al lago (il Lacus Erculeus). Ricco di flora e fauna lacustre, negli anni Trenta fu sottoposto a opere di bonifica che terminarono negli anni Cinquanta. Gli attuali proprietari, discendenti dalla famiglia Borghese, decisero di impiantare nell’area, rimasta incolta e abbandonata, un’azienda agricola per la coltivazione degli agrumi e del grano duro. Due lunghe aiuole espongono una straordinaria collezione di succulente e grandi esemplari di Yucca Elephantipes, mentre altrove convivono palme lussureggianti, azzurre jacarande, la Parkinsonia aculeata, rose antiche e un raro esemplare di Xanthorrea arborea che fronteggia la cappella di Sant’Andrea. È un giardino di colori e profumi, dove imperano la zagara e il gelsomino.

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