Reggia di Caserta

11 Aprile 2022
Reggia di Caserta
La Vigna della Reggia di Caserta: Vinitaly 2022

Arriva al Vinitaly la prima bottiglia di vino della Vigna della Reggia di Caserta. La vendemmia ha dato i suoi sperati frutti e, lunedì 11 aprile alle 11, il vino della Vigna della Reggia di Caserta nel Bosco di San Silvestro, curata dalla cantina vinicola Tenuta Fontana, sarà presentato al Salone italiano del vino, uno dei maggiori al mondo. La conferenza stampa si terrà nel padiglione della Regione Campania.

“I vini di questa contrada sono eccellenti così bianchi come rossi, e sono de’ migliori del Regno, così per loro qualità, e natura, come per la grata sensazione che risvegliano nel palato. Vanno sotto il nome di Pallarelli, e sono stimatissimi ne’ pranzi”. Così i Re di Napoli, tra i monarchi più importanti d’Europa, parlavano del vino Pallagrello, della vite omonima, che fecero piantare anche nei giardini della Reggia di Caserta, nel Bosco di San Silvestro, per poterlo produrre direttamente nelle Reali Delizie. Tanto era il loro amore per il vino, che vollero nel Vitigno reale proprio il Pallagrello bianco e nero, come è conosciuto oggi.

“Con orgoglio presentiamo il risultato tangibile di un grande lavoro di squadra del quale ringrazio Tenuta Fontana – spiega Tiziana Maffei, direttore della Reggia di Caserta – Un lavoro improntato alla valorizzazione dell’identità del Complesso vanvitelliano. Oggi la Reggia di Caserta è un Museo contemporaneo, vivo e attivo, al servizio della società e del suo sviluppo; nel progetto di Re Carlo e Luigi Vanvitelli residenza reale, ma anche fucina di produttività e delle eccellenze del territorio. Un’occasione, per la Reggia di Caserta per far conoscere la sua storia, le sue origini e le sue molteplici vocazioni anche nel settore enologico; per il pubblico, gli addetti ai lavori e il mercato di scoprire un prodotto unico al mondo, degno della tavola di un re”.

Circa quattro anni fa la Reggia di Caserta, Museo del Ministero della Cultura, riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’Unesco, ha affidato a Tenuta Fontana il compito di prendersi cura della vigna. Il concessionario ha riscoperto, piantato e curato amorevolmente, ogni giorno, la vite di Pallagrello, l’antico Piedimonte, e la vite pian piano è rinata, divenendo prima uva e ora vino. E’ stata una grande sfida per l’azienda e per la Reggia di Caserta.

La vigna originaria era quella che serviva le tavole e la cantina reale e aveva un’estensione di circa cinque ettari, di fronte alla Casina di San Silvestro. Nei secoli il bosco ha mangiato molto di questa estensione ed è rimasto solo un ettaro di terreno libero, proprio di fronte al cancello d’ingresso della Casina. Ed è proprio quell’ettaro che è stato affidato a Tenuta Fontana, che l’ha ripulito e rilanciato con l’aiuto di due grandi professionisti: l’enologo fiorentino Francesco Bartoletti e l’agronomo livornese Stefano Bartolomei e la consulenza di ong accreditata Unesco per il rispetto della convenzione sul patrimonio per la rivitalizzazione.