Qualcuno avrebbe voluto ribattezzare col nome di Monsossure il Monte Bianco, per ricordare il primo intrepido scalatore che ne conquistò la vetta. Era un botanico e naturalista, nulla quindi di più naturale che intitolargli un giardino alpino ai piedi di quella stessa magnifica montagna che aveva saputo dominare.
Indicato anche come “Giardino alpino del Pavillon”, Saussurea è il giardino alpino più alto d’Europa, trovandosi alla quota di 2.175 metri sul livello del mare, sul promontorio glaciale del Mont Fréty, parte del massiccio del Monte Bianco. Istituito nel 1984 per iniziativa della Fondazione Saussurea (già Donzelli, Gilberti e Ferretti), che ancora oggi lo amministra con il sostegno regionale, è stato inaugurato nel 1987 ed è dedicato al naturalista ginevrino Horace-Bénedict de Saussure, celebre per la sua prima ascesa al Monte Bianco nel 1786.
Offre oltre 900 varietà di flora alpina, divise per aree e ambienti. Una sezione è dedicata alle roccere, a loro volta ripartite in valdostane, delle alpi occidentali, esotiche (nord-America, penisola iberica, Eurasia, con stelle alpine dell’Himalaya); a questa prima area appartengono anche il piccolo giardino delle erbe officinali e la zona della flora calcicola (specie che vivono su substrato alcalino ricco di carbonato di calcio, sostanze nutritive e microelementi minerali). Un’altra sezione invece, analogamente a quanto presente in altri giardini alpini, a cominciare da quello più antico di Chanousia, offre la ricostruzione di ambienti specifici: il pascolo alpino (tra le molte varietà che caratterizzano questi pascoli di alta quota, la Nigritella comune, una minuta orchidea selvatica dal fiore rosso violaceo acceso e dal profumo di vaniglia), le aree umide, il macereto (posto al limite delle nevi perenni dove il terreno è scosceso, coperto di detriti e sabbia, caratterizzato dalle cosiddette piante pioniere), l’alneto (patria dell’ontano, Alnus viridis), il rododendro-vaccinieto (habitat dei cosiddetti “arbusti contorti” che paiono strisciare sul terreno anziché svilupparsi in altezza).
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Le installazioni multimediali
Lo chalet, che rappresenta anche l’esordio del percorso di visita, si è dotato in tempi recentissimi di una serie di installazioni multimediali con finalità didattica, divulgativa e scientifica, adatto a un pubblico molto vario. Tra le molte possibilità, quella di osservare l’erbario illustrato, allestito sul soffitto dell'edificio.
Le grandi vette
Dal giardino si domina la piana di Courmayeur, con le valli Ferret e Vény, anche la corona delle Alpi: Monte Bianco, Dames Anglaises, torre di Jetoula, Dente del Gigante, Grandes Jorasses; oltre la vallata, il massiccio del Gran Paradiso, il ghiacciaio del Ruitor e la Grivola.
Horace-Bénedict de Saussure
“Quello che ero venuto a vedere e quello che ho visto con la massima chiarezza è il complesso di tutte le alte cime di cui desideravo da così tanto tempo conoscere l’organizzazione. Non credevo ai miei occhi, mi pareva che fosse un sogno, mentre vedevo ai miei piedi quelle cime maestose”.