La magnificenza degli spazi e delle architetture, le collezioni botaniche, le statue e le fontane che lo adornano rendono quello di Boboli un esempio tra i più compiuti dell’arte italiana dei giardini, testimonianza di una committenza colta e raffinato scenario del potere mediceo.
Il disegno del giardino si attua in due momenti. Nel primo, agli inizi del Cinquecento con Eleonora di Toledo, moglie del granduca Cosimo de’ Medici, si sviluppa lungo l’asse prospettico che collega Palazzo Pitti all’anfiteatro vegetale, realizzato con lo sbancamento della collina che si inerpica verso Forte Belvedere. La regia è affidata a Nicolò Tribolo, alla cui morte subentrano Giorgio Vasari, Bartolomeo Ammannati e Bernardo Buontalenti. Il giardino accoglie collezioni di statue antiche e moderne, grotte, fontane, divenendo un eccezionale spazio di rappresentazione dell’architettura e della scultura del Cinquecento, un modello di giardino-museo.
Agli inizi del Seicento risale, per iniziativa di Cosimo II, l’ampliamento verso est ad opera di Giulio Parigi e la trasformazione del giardino in chiave scenografica attraverso l’introduzione di un secondo asse prospettico pressoché perpendicolare al primo, il Viottolone dei cipressi. Fiancheggiato da sistemazioni a verde di diversa tipologia (con labirinti, ragnaie, terrazzamenti e numerosi arredi scultorei), il viale conduce alla spettacolare Vasca dell’“Isolotto” (1637) con la fontana dell’Oceano al centro, fulcro della nuova composizione.
Anche l’anfiteatro vegetale viene trasformato da Giulio e Alfonso Parigi a partire dal 1630 in una struttura in muratura, con sette ordini di gradonate coronate da nicchie. Viene anche ampliato il collegamento di questa zona con il piano della “Vasca del Forcone” con la creazione di un nuovo anfiteatro in terra ornato da una broderie floreale.
Nella seconda metà del Settecento, per iniziativa di Pietro Leopoldo di Lorena, Boboli si arricchisce di nuove architetture: il Kaffeehaus (1775), raro esempio di architettura rococò in Toscana; la Limonaia grande di Zanobi Del Rosso (1777-78), la Palazzina della Meridiana di Niccolò Gaspero Paoletti (1776). Nel corso dell’Ottocento sono realizzati l’ingresso di Annalena, che comprende una palazzina e una grotta (realizzata da Giuseppe Cacialli nel 1817) e un viale carrozzabile, su progetto di Pasquale Poccianti (1834).
In evidenza
La Grotta Grande
A partire dal 1583 Bernardo Buontalenti ristruttura la grotta trasformando un preesistente “vivaio” o conserva d’acqua iniziata dal Vasari nell’attuale luogo di meraviglie. Dall’ingresso con pronao architravato il percorso conduce il visitatore attraverso tre ambienti disassati secondo un preciso schema simbolico, probabilmente riferibile alla successione delle fasi del processo alchemico o alle Metamorfosi di Ovidio.
L’anfiteatro
Progettato dal Tribolo e realizzato nel 1550, era concepito come un’architettura vegetale, sul luogo della cava di pietra forte da cui era stato estratto il materiale per la costruzione di Palazzo Pitti; fu trasformato da Cosimo II in un anfiteatro in muratura per ospitare coreografie e spettacoli per il diletto della corte. Al centro dell’anfiteatro risalgono al periodo lorenese la sistemazione della vasca di granito rosso (1840, ad opera di Pasquale Poccianti) e l’obelisco egizio proveniente da Villa Medici a Roma.
La Limonaia Grande
Preceduta da un giardino destinato essenzialmente alla coltivazione delle rose, fu costruita nel luogo del serraglio degli animali di Cosimo III per il ricovero invernale della collezione di agrumi esposta soprattutto nel “Giardino dell’Isola”. Ancora oggi è usata per accogliere in inverno le circa cinquecento conche di agrumi della collezione. Nella zona ampliata a inizi Ottocento da Giuseppe Cacialli sono conservati gli armadi di fine Settecento nei quali era esposta una collezione di calchi di agrumi.
Il giardino del "Cavaliere"
Il piccolo giardino formale, che deriva il nome del bastione costruito da Michelangelo nel 1529, è stato creato nel 1612 da Giulio Parigi e poi ridisegnato da Giuseppe del Rosso nel 1792 insieme allo stanzone per vasi che oggi ospita il Museo delle Porcellane che raccoglie un’importante collezione di manifatture di Meissen, Ginori e Sèvres provenienti dalle collezioni lorenesi. Il giardino offre il meglio di sé al momento della fioritura delle rose e delle peonie, tra la fine di aprile e maggio.
L'Isolotto
Realizzato nel secondo decennio del Seicento, è una rilettura dell’Isola di Citera dell’Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna. Si compone di una vasca pseudo-ellittica, delimitata da eleganti balaustre e sculture; al centro, l’isola artificiale ospita un giardino formale con conche di limoni, rose antiche e bulbi attorno alla fontana dell’Oceano, copia della scultura del Giambologna (1576) collocata nel 1637 e prevista a fondale dell’Anfiteatro.
Palazzo Pitti
Residenza medicea dal 1550, reggia di altre due dinastie, quella degli Asburgo-Lorena (successori dei Medici dal 1737) e dei Savoia, che lo abitarono in veste di reali d'Italia dal 1865, Palazzo Pitti porta ancora il nome del suo primo proprietario, il banchiere fiorentino Luca Pitti. Ospita attualmente quattro musei: il Tesoro dei Granduchi, la Galleria Palatina e gli Appartamenti Imperiali e Reali, la Galleria d'Arte Moderna e il Museo della Moda e del Costume.
Giardino di Boboli
Contatti
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Orari e prezzi
Orari apertura
Il Giardino di Boboli è aperto:
- dal lunedì alla domenica
- orario apertura: 08.45
Orario di chiusura
- 16.30 nei mesi di novembre, dicembre, gennaio, febbraio.
- 17.30 nel mese di marzo e ottobre con ora solare.
- 18.15 nei mesi di aprile, maggio, settembre, ottobre e marzo con ora legale.
- 18.30 nei mesi di giugno, luglio, agosto.
Giorni chiusura
- primo e ultimo lunedì del mese, 1 gennaio, 25 dicembre.
- l’ultimo ingresso è sempre un’ora prima della chiusura.
Tariffe
Ingresso singolo al Giardino di Boboli.
Con il biglietto del Giardino di Boboli è possibile accedere gratuitamente al Giardino di Villa Bardini.
- Intero: 10 euro
- Comulativo Pitti+ Boboli: 22 euro
- *Agevolazioni: 2 euro
- Gratuito: consulta il *sito
- Prenotazione ingresso: 3 euro
Passparteut: 25 euro -Ingresso singolo valido per 5 giorni per Gli Uffizi, Palazzo Pitti, Giardino di Boboli.
Passepartout annuale 25 euro- Ingresso con priorità al Giardino di Boboli, valido 1 anno dalla data scelta dal visitatore al momento dell’emissione della tessera.
Per ulteriori informazioni consulta il sito
Giardino di Boboli
Come arrivare
Indirizzo
Piazza de' Pitti, 1
50125, Firenze (FI)
Latitudine: 42.8381998
Longitudine: 10.7946285
Come arrivare in auto
Il Giardino di Boboli è situato in pieno centro a Firenze, ed è quindi difficile raggiungere la struttura in auto. È consigliabile parcheggiare l’auto in zona stazione. Proseguire poi a piedi o con gli autobus.
Come arrivare in treno
Il Giardino dista 1,4 chilometri dalla Stazione FS di Firenze Santa Maria Novella, percorribili a piedi oppure in autobus.
Come arrivare in autobus
Le linee 36, 36A, 37 e 11. La fermata è Campuccio, e dista 350 metri a piedi percorrendo Via Santa Maria e Via Romana, per un totale di 15 minuti circa.
Come arrivare a piedi
Il Giardino di Boboli sorge alle spalle di Palazzo Pitti, raggiungibile a piedi in 20 minuti circa dal centro storico della città, seguendo le indicazioni per “Ponte Vecchio”. Procedere poi su Via Guicciardini.
Giardino di Boboli
Servizi e Accessibilità
Servizi
Per i gruppi scolastici dell’Unione Europea accompagnati dai loro insegnanti, la prenotazione è obbligatoria e gratuita, fino a esaurimento del contingente di disponibilità stabilito dal Direttore. A contingente esaurito, studenti e accompagnatori potranno accedere ai musei secondo le modalità ordinarie di ingresso. Il personale docente della scuola, di ruolo o con contratto a termine, ha diritto all'ingresso gratuito. È fatto obbligo ai gruppi,a partire da otto persone guida compresa, di dotarsi di auricolari. Qualora i gruppi non ne fossero già provvisti possono noleggiarli all'interno dei musei. Per maggiori informazioni consultare il sito.
Le toilets si trovano:
- All’ingresso di Annalena (Via Romana)
- nei pressi dell’Anfiteatro bagno accessibile tramite montascale (rivolgersi al personale)
- nel Museo delle Porcellane
- nel Giardino della Lavacapo.
Accessibilità
- Gli ingressi accessibili sono quelli posti su Piazza Pitti e sul Piazzale di Porta Romana.
- Consigliata la visita con un accompagnatore, tenendo conto che il fondo è interamente a terra e ghiaia e il percorso è quasi sempre in pendenza, con salite e discese.
- Il Museo delle Porcellane non accessibile.
- In direzione dell’ Anfiteatro fino al primo terrazzamento è presente un bagno attrezzato al quale si può accedere tramite un montascale (per il cui azionamento è necessario rivolgersi al personale del Palazzo e/o della portineria/bookshop alla base del Giardino).
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Eventi privati
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