Il lago di Garda, o Benaco, è il più grande lago d’Italia, paragonato da molti a un mare, ed è situato fra tre Regioni: la Lombardia a ovest, il Veneto a est e il Trentino a nord. Il clima mite e temperato favorisce la crescita di vegetazione e di coltivazioni di tipo mediterraneo quali oliveti e vigneti e – in particolare sulla sponda dell’alto Garda bresciano – anche agrumeti. In epoche in cui i trasporti non erano ancora sviluppati, questi garantivano una notevole rendita economica. La particolare bellezza dei luoghi è stata apprezzata e celebrata fin dai secoli più antichi, a partire da Catullo, che ebbe una villa sulla penisola di Sirmione. Già dal XVII secolo, la riviera gardesana occidentale era considerata una località idonea alla villeggiatura, tanto che i Gonzaga costruirono una propria residenza estiva a Maderno e importanti famiglie nobiliari (tra cui i Martinengo a Salò, i Delai e i Bernini a Toscolano, i Bettoni-Cazzago a Bogliaco e, nel XIX secolo, i Feltrinelli a Gargnano) edificarono palazzi e ville con giardini.

È però dalla fine del XIX secolo che il Garda, in quanto tappa del Grand Tour, diviene una delle mete preferite di turisti tedeschi e austriaci, accolti in eleganti strutture alberghiere. L’incremento della villeggiatura porterà anche al diffondersi di ville legate non solo alle grandi famiglie imprenditoriali locali. Dal secondo dopoguerra, soprattutto lungo la fascia costiera, lo sviluppo turistico si è fatto sempre più intenso e la conseguente espansione edilizia ha trasformato il paesaggio storico.

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