A Villa Toeplitz le atmosfere dell’Oriente e il rigore del Rinascimento italiano si fondono in un parco eclettico voluto da una coppia di colti cittadini del mondo.
Questa villa in stile eclettico, con le sue arcate neorinascimentali e i suoi 8 ettari di giardini, ospita oggi la facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università dell’Insubria. Costruita a inizio Novecento dalla famiglia Hannesen, dal 1914 fu ampiamente rimaneggiata dal fondatore della Banca Commerciale Italiana, Giuseppe Toeplitz. Su iniziativa di sua moglie Edvige Mrozowska, il suo suggestivo parco eclettico vide la luce nel 1927, grazie allo studio dei paesaggisti parigini L. Collin, A. Adam & C. Un’ampia trama di percorsi sinuosi risale una collina-belvedere, dalla quale si possono ammirare gli immancabili parterre “all’italiana”. Nell’intero complesso numerosi bacini e giochi d’acqua, oltre che le serre, sono alimentati dalle falde del Monte Martica, grazie a un’imponente opera idraulica dell’ingegnere Rinaldo Frattini. Una gradinata in porfido, interrotta da fontane in mosaico celestino e marmo di Carrara, crea un’affascinante scenografia che richiama la geometria dei giardini orientali che donna Edvige aveva ammirato in Oriente e in particolare a Shalimar-Bagh, nel Kashmir. Tra le conifere, i filari di tigli, le betulle e i castagni, si elevano imponenti cedri del Libano e dell’Himalaya, sequoie e uno splendido faggio della varietà “Asplenifolia”. Alla morte di Toeplitz, nel 1938, il complesso passò a suo figlio Ludovico e più tardi ai fratelli Mocchetti, che acquistarono la villa nel 1945. Dal 1972 la proprietà è passata al comune di Varese che ne garantisce l’apertura al pubblico.